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In visita dalla Giuseppe Quintarelli

Quando un appassionato di vini pensa alla Valpolicella non può che desiderare una visita alla cantina dell’azienda Agricola “Giuseppe Quintarelli” a Cerè di Negrar di Valpolicella, nella parte “più classica” della denominazione. La giornata di pioggia di ieri rendeva se possibile ancora più accattivante il contrasto tra il grigio del cielo e la meraviglia delle colline, ammantate nel loro colore giallo dorato dei vigneti autunnali.
 
La professionalità ed il sorriso di Lorenzo Quintarelli hanno accompagnato il nostro gruppo in tutto il percorso di conoscenza ed approfondimento di una tra le realtà più storiche ed apprezzate della Valpolicella.
 
Visto il maltempo la visita è iniziata in “fruttaio” dove, in trionfo di profumi di “uva passa” le bacche di corvina, corvinone, rondinella e delle altre varietà autoctone sono messe riposo sulle tradizionali “arele” in attesa di essere vinificate.
Lorenzo ci ha poi accompagnati in cantina per la visita alla bottaia, impreziosita da meravigliose grandi botti della Garbellotto, azienda di artigiani del legno che da sempre accompagna la storia e le vendemmie della famiglia Quintarelli.
Uve di Valpolicella in appassimento sulle "arele", i tradizionali letti di canne di bambù. Fruttaio azienda Giuseppe Quintarelli
Uve di Valpolicella in appassimento sulle "arele", i tradizionali letti di canne di bambù. Fruttaio azienda Giuseppe Quintarelli
Dettaglio di botte grande dell'Azienda Giuseppe Quintarelli
Dettaglio di botte grande dell'Azienda Giuseppe Quintarelli
Memorabile il momento dell’assaggio condotto con abilità da Lorenzo.
 
Partiti con il “Bianco Secco” 2021 l’etichetta bianchista di Quintarelli fresca e profumata dedicata alla Garganega, una piccola quota di Sauvignon ed altre uve tra cui il Sàorin bacca bianca quasi del tutto dimenticata in Valpolicella. Siamo poi entrati nel “cuore” del pensiero “quintarelliano” con il Valpolicella Superiore DOC 2015, valpolicella di eleganza e classicità uniche, figlio di un’annata straordinaria e che racchiude in se la sintesi delle due “tecniche maestre” della Valpolicella: appassimento e “ripasso”.
Bottiglie di capacità 1 gallone in evidenza nella cantina di Giuseppe Quintarelli
Bottiglie di capacità 1 gallone in evidenza nella cantina di Giuseppe Quintarelli
E’ stato poi il momento del “Rosso del Bepi 2014”, un Amarone volutamente declassato dal produttore a Veneto rosso IGT e realizzato nelle cosiddette “annate minori” quando cioè il risultato non ricalca le alte aspettative della famiglia per l’Amarone. E’ questo il caso dell’annata 2014 in Valpolicella, caratterizzata da una straordinaria quantità di pioggia lungo l’intera stagione di maturazione.
 
Quasi didascalico il passaggio al successivo Amarone della Valpolicella DOCG 2015, nel calice un vino di corpo e sostanza, un’esplosione di profumi e sapori difficile da dimenticare. Un raro esempio di come il clima dell’annata possa ( e debba ) fare la differenza. Identiche le uve, stessi vigneti ed uguali le attività di lavorazione in cantina tra Rosso del Bepi 2014 ed Amarone classico 2015, eppure un risultato finale molto diverso.
Le bottiglie di Quintarelli degustate
Le bottiglie di Quintarelli degustate
Arriva il momento di Alzero 2014, blend di uve internazionali Cabernet Sauvignon, Franc e Merlot, prodotte da vigneti a quota medio- alta, circa 500 metri. Un vino straordinario per storia e nobiltà, di grande intensità e durata gustativa ed ingentilito al palato da una sottile morbidezza, frutto dell’appassimento delle uve.
 
Gran chiusura di degustazione con il Recioto della Valpolicella DOCG 2011, vino con 10 anni di affinamento in botte ma dalla freschezza eccezionale vista la parte zuccherina ( comunque non elevata ) perfettamente bilanciata dalla controparte acida e dal profumo di frutta rossa su toni di piacevolmente freschi . Una rivelazione, l’ennesima di casa Quintarelli, da bere subito o da aspettare ancor per anni e destinato a dare grande soddisfazione nel tempo.
Un piccolo dettaglio delle annate straordinarie preservate in cantina Quintarelli
Un piccolo dettaglio delle annate straordinarie preservate in cantina Quintarelli
Ed è proprio la dote di aspettare pazientemente che il vino giunga a completa maturazione in cantina, prima del rilascio sul mercato, una delle principali virtù della Giuseppe Quintarelli. Pazienza che inizia già in vigna, dove Lorenzo ci dice: “passiamo nel filare anche più volte nel corso della vendemmia per raggiungere i migliori livelli di maturazione dell’uva” e sempre la pazienza che è alla base della straordinaria longevità dei loro vini, capaci di accompagnare i fortunati proprietari in cantina per anni, regalando loro emozioni sempre crescenti.
 
In conclusione un’esperienza fuori dall’ordinario; una cantina ed una famiglia dove si “respira” “classicità” non ostentata ed esibita ma reale e vissuta ed accompagnata alla dedizione completa alle tradizioni della Valpolicella ed al vino di Valpolicella.
Vini verticali, dritti, dalla grande persistenza gustolfattiva e resistenza al tempo, doti non comuni in Valpolicella.
 
Su tutto poi, come una “stella polare”, spicca l’impegno totale a preservare l’esperienza e gli insegnamenti del nonno di Lorenzo, il grande “Beppe” Quintarelli.
 
Ringraziamo davvero la cantina Quintarelli Giuseppe per quest’ esperienza unica.
Da parte nostra vi invitiamo in Osteria Caffè Monte Baldo per farvi assaggiare con ancor maggior passione ed impegno i vini di Quintarelli accompagnandoli ai nostri piatti ed al racconto del nostro staff.

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